Era il 1985 quando curai la mia prima mostra dal titolo emblematico "Denuncia" fù un evento che raccolse oltre 500 persone collaborarono con me Mimmo Sorrentino e Nicola Parrotta per le fotodenuncieAntonio Froio per la grafica, Umberto Crocetti per la correzione e scelta di testi.
La mostra esponeva oltre cento poesie, brani Biblici, 30 fotografie, tre grafiche su carta 100x70 e sette grafiche surreali di piccole dimensioni.
Il tema focale della mostra era incentrato sul disagio socio\culturale che si viveva all'epoca a Catanzaro, venivano evidenziati gli ambiti della degradazione nella mancanza di spazi di aggregazione e discussione su tematiche che spaziavano dall'adolescenza, al disagio giovanile, dalla tossicodipendenza con gli annessi, alla carenza di spazi destinati alla Cultura, dall'inassistenza degli anziani, alla imperante disoccupazione .I temi venivano trattati in chiave espressivamente provocatoria nei confronti della classe politica dell'epoca e della chiesa,i mezzi furono di un autotassazione estrema.Comunque capiì, che era stato solo un eroico tentativo di coinvolgimento popolare che i tempi non erano quelli per sensibilizzare l'opinione pubblica. Mi auspicavo che quando la classe politica al potere potesse essere della mia generazione culturale, le cose sarebbero cambiate. Anche se sono passati 24 anni e l'Europa e il globo
intero sono artefici di grossi rivolgimenti politico\economici dettati da un epoca di coinvolgimento tecno\informatico che stà modificando tutta la cultura del pianeta. Con l'imperativo della connessione multimediale forse e arrivato il momentodi comunicare con opinioni differenti e omogenee, usare il media per eccellenza il proprio P.C. collegato a INTERNET per la risoluzione di quei problemi avvolti da altri anche più gravi e di estrazione è provenienza culturale diversa.
Il trovare soluzioni ai problemi resta nelle mani di gente INCONPETENTEche se non è idonea a tali ruoli, abbia il coraggio di essere autocritico (si dimetta) e coinvolgapersone autorevoli a tali scopi
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Nelle opere di maurizio baldrini
L'accostamento eclettico di oggetti e l'effetto di spiazzamento che ne deriva presentano analogie con il Dadaismo, in particolare con i "ready-made" di Marcel Duchamp e i "Merz" di Kurt Schwitters. Questo legame di parentela ha indotto a definire il lavoro di Rauschenberg e del collega Johns "New Dada.In effetti, l'esempio di Duchamp è stato importante per l'evoluzione di Rauschenberg. Nonostante questo la sua impostazione di fondo è diversa da quella di Duchamp. Il prelievo di oggetti comuni non è strumento di negazione dell'arte o di riflessione sul concetto di arte, come per i dadaisti. Alla base dell'assemblaggio di oggetti e immagini compiuto da Rauschenberg non vi sono teorie particolari, ma il bisogno di lavorare con una superficie e materiali nuovi. Il desiderio di vedere il quadro uscire all'infuori, a invadere lo spazio.
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